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L'amore a Maria in san Luigi Maria Grignion de Montfort

«Siamo Mariani perché chiamati e formati alla scuola di Maria» (Caritas sine modo, Regola di vita dei frati e suore di Maria, n.6).

Il nostro essere mariani nasce dalla consapevolezza che è stata Maria a sceglierci e a scommettere così tanto su di noi, come nessuno avrebbe scommesso. La Famiglia Mariana Le Cinque Pietre nasce dal suo Cuore Immacolato, che ha conquistato e ispirato il cuore del nostro amato fondatore, padre Giovanni dell’Immacolata. A lei abbiamo consacrato quest’Opera e la prima tappa di chi vuol far parte di questa Famiglia è proprio la Consacrazione a Maria.

Tra i santi protettori abbiamo scelto san Luigi Maria Grignion de Montfort, come modello per il suo amore smisurato al Cuore Immacolato di Maria. San Luigi è considerato uno dei più grandi maestri di spiritualità mariana e il suo insegnamento è molto attuale nella Chiesa. Il suo pensiero è in linea con il capitolo VIII della costituzione dogmatica Lumen Gentium ed è presentato da san Giovanni Paolo II, nell’enciclica Redemptoris Mater, come testimone e maestro della spiritualità mariana (cfr. Redemptoris Mater, 48).

San Luigi Maria ardeva dal desiderio di suscitare nei cuori la devozione a Maria, perché «questa devozione ci è necessaria per trovare Gesù Cristo in modo perfetto, per amarlo teneramente e servirlo fedelmente» (s. Luigi, Trattato della vera devozione a Maria, 62).

Luigi Maria ha tessuto i suoi scritti di elogi alla Vergine, ma egli stesso affermava che «bisogna in verità ammettere con i santi: di Maria non si dice mai abbastanza» (Trattato della vera devozione, 10), infatti a Dio è piaciuto tenerla nascosta, rivelandone la minima parte e custodendone lo splendore all’interno. «Come se tutta la gloria esteriore che a gara le rendono il cielo e la terra non fosse nulla, a confronto di quella interiore che riceve dal Creatore» (Trattato della vera devozione, 11).

Il nostro santo protettore era affascinato dalla bontà di Maria «che non si lascia mai vincere in amore e in generosità» (Trattato della vera devozione, 144) ed esortava più volte con forza a «versare nel grembo e nel cuore di Maria tutti i vostri tesori» in modo che li custodisca come depositaria, come ha custodito Gesù nel suo grembo. Inoltre consigliava vivamente di presentare ogni cosa a Dio attraverso Maria, perché, oltre al fatto che lei l’abbellisce e la rende degna, «quando gli si presenta qualche cosa per le mani pure e verginali della sua Amatissima, lo si prende per il lato debole» (Trattato della vera devozione, 149)

Non si ama mai abbastanza Maria, perché amandola si ama Dio, infatti «ogni volta che tu pensi a Maria, Maria pensa per te a Dio. Ogni volta che tu dai lode e onore a Maria, Maria con te loda e onora Dio. Maria è tutta relativa a Dio, e io la chiamerei benissimo la relazione di Dio, che non esiste se non in rapporto a Dio, o l'eco di Dio, che non dice e non ripete se non Dio. Se tu dici Maria, ella ripete Dio» (Trattato della vera devozione, 225).

E allora tuffiamoci con estrema fiducia nel Cuore di questa Madre speciale, sicuri che lì troveremo suo Figlio. Diciamole con dolcezza: “Maria ti amo, portami Gesù!”.