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C'è bisogno di testimoni belli

La Chiesa ha bisogno di testimoni, di uomini e donne di fede che esercitano il ministero della testimonianza in modo appassionato; ha bisogno di testimoni belli per mostrare al mondo il volto bello di Dio.

Testimoni dell’Agnello, sulla scia di Giovanni Battista, che ha vissuto per Gesù, spendendo gli anni della sua esistenza a preparare la Sua venuta, a indicarlo come Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.
Siamo chiamati ad indicare l’Agnello, in modo chiaro e schietto, perché Lui solo può salvarci e portarci in una condizione migliore.

La testimonianza evangelica ci chiede di dare il tempo perché l’amore di Dio venga accolto da ogni uomo.
Ci vuole maggiore coerenza nei nostri ambienti ecclesiali; l’uomo coerente vive di Vangelo e si sforza di mettere in pratica la fede già professata con le labbra. 
Ci vuole anche libertà, distacco da se stessi. L’amor proprio rende ambizioso il testimone, gli impedisce di vivere tutto il tempo per Gesù, perché una buona parte se la risparmia per affermarsi, avere successo.

I testimoni dell’Agnello sono uomini di comunione, impegnati a fare passi in avanti verso la piena comunione con i fratelli di altre culture e confessioni di fede.
Siamo uno, come uno è il Corpo di Cristo; egli ha pregato ed ha effuso sangue perché diventassimo uniti e la divisione è il nostro più grande scandalo.
Se la divisione è uno “scandalo”, allora quanti scandali nelle famiglie, nelle comunità parrocchiali e religiose, scandali tra preti competitivi.
Diamo il nostro apporto per andare oltre la differenza cultuale, oltre i fatti storici che ci hanno divisi, e costruiamo ponti per avvicinarci a pregare l’unico Dio, il Dio di tutti.